Tappa 6: Portella Femmina Morta – Galati Mamertino

galati

Partenza: Portella Femmina Morta (Monti Nebrodi) (1.524 mt. slm)

Arrivo: Galati Mamertino (800 mt. slm)

Percorrenza: 30 Km (7 ore circa)

Luoghi di ristoro: Rifugio (Colazione), Pranzo a sacco o in uno dei ristorante ubicati nei pressi di Portella Gazzana (necessaria breve deviazione) – Galati Mamertino (Cena)

Descrizione tappa: Continua la marcia lungo la dorsale dei Nebrodi. In questa tappa si costeggeranno due splendidi laghi: quello naturale di Maulazzo e il Biviere di Cesarò, riserva naturalistica unica in Sicilia. Lasciata la dorsale, lungo la quale  l’Etna è stata compagna di viaggio, si scenderà passando da Mangalaviti, attraverso una grande vallata che si apre sul mar Tirreno con finestra sulle isole Eolie. La prima parte della tappa è immersa nel verde dei monti Nebrodi. Dalla case di Mangalaviti fino a Galati Mamertino si cammina fra pascoli e campi coltivati.

Passo a passo: Da Portella Femmina Morta seguire le indicazioni per i laghi Maulazzo e Biviere di Cesarò. Superato quest’ultimo continuare per Portella Scafi che si trova prima di  Portella Balestra. A Portella Scafi giare a sinistra, percorrere la breve salita e iniziare la discesa per le case di Mangalaviti e per portella Gazzana. Da qui si vede la metà finale… distante però solo.. circa 12 km. Seguire per San Basilio, superata la frazione a sinistra c’è una stradina asfaltata che porta fino al Galati Mamertino.

Luoghi intermedi per eventuali soste: Prima dell’arrivo a San Basilio, frazione di Galati Mamertino, non si attraversano paesi. Vi sono solo alcune abitazioni sparse e qualche struttura del Parco dei Nebrodi  la cui messa in uso, da parte di privati, è in via di definizione.

Luogo di arrivo: Galati Mamertino è uno antico e gradevolissimo paese montano della valle del Fitalia. Immerso nel verde permette di apprezzare panorami mozzafiato. È uno dei luoghi più importanti dell’isola per il culto a San Giacomo. Il Santo Patrono è festeggiato solennemente il 25 luglio. Durante tutto l’anno non mancano le riproposizioni di antichi riti (falò per Natale, settimana Santa, Carnevale, “feste d’agosto”, etc.) e sono conservate, intatte, numerose tradizioni popolari. È facile trovare un posto per dormire e per mangiare. È consigliabile programmare, al termine del cammino, una sosta più lunga per riprendersi gustando i piatti tipici che offrono i ristoranti e riposare a bordo della piscina posta in località San Jacopo, a circa 1.000 mt. Slm, a ridosso della pineta.

Per il dettaglio della tappa e per ulteriori informazioni contattare l’associazione.

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